Introduzione ai risotti

Risotti: introduzione

Prima di iniziare qualsiasi preparazione, leggere attentamente le informazioni contenute nel link Legenda.

Il risotto come Arte e Amore

Il risotto è una delle pietanze più amate e gustate nella quotidianità, dalla maggior parte delle persone.

Nonostante le sue umili origini, riferite alla vita contadina, si tratta di una preparazione abbastanza elaborata.

Elaborata però, non vuole dire complicata; si tratta solo di saper porre le giuste attenzioni, a tutte le fasi della preparazione, in quanto molto delicate e tutte della medesima importanza.

Il risotto è un’avventura gastronomica, che comincia con un soffritto, prosegue con la tostatura del riso e procede con l’aggiunta degli altri ingredienti e del brodo; un mestolo, ogni volta che la quantità versata in precedenza è stata assorbita e finisce con la mantecatura, per essere presentato e gustato nella sua meravigliosa essenza.

Tutto questo, può tranquillamente essere definita un’Arte e come tutte le Arti, è l’espressione reale, di qualcosa che nasce nel profondo.

L’Arte culinaria, produce capolavori, solo se vissuta con Amore, coinvolgendo tutti i sensi e appagandoli in maniera completa.

A ognuno la sua Arte; a ognuno il suo Amore; a ognuno il suo risotto!

Le infinite possibilità

La peculiarità dei risotti, che rendono la loro preparazione divertente è che si può fare davvero con svariate tipologie di ingredienti, spaziando in infinite varianti.

Per questo motivo, abbiamo impostato la sezione dedicata alle varianti dei risotti, proponendo più di 100 ricette per un’idea di risotto sempre nuova, ma lasciando spazio, alla vostra fantasia e creatività, doti meravigliose che da sempre contraddistinguono lo stile della cucina Vegan.

E’ nostra consuetudine infatti, semplificare le stesure delle ricette, per lasciare a ognuno, la possibilità di scegliere di personalizzarle a piacimento.

E non dimentichiamo di farne tanto, perché ci sarà sempre, chi chiederà il bis.

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La coltivazione del riso

Come nasce una risaia?

 I criteri di sistemazione della risaia hanno subito un radicale mutamento nel corso degli ultimi decenni, in conseguenza dell’avvento e della diffusione della meccanizzazione.

L’esigenza di operare su adeguate dimensioni di superficie per poter convenientemente impiegare le macchine occorrenti all’esecuzione delle diverse operazioni colturali e la possibilità di effettuare rilevanti spostamenti di terra, mediante specifici mezzi meccanici operanti con relativa facilità e in breve tempo, hanno portato sistemazioni indubbiamente più razionali. 

Prima dell’avvento della meccanizzazione, nei numerosi casi in cui il profilo altimetrico del terreno era irregolare, ci si adattava alle sue condizioni.

Si costruivano, pertanto, numerosi argini seguendo le curve naturali di livello a quote differenti di pochi centimetri l’una dall’altra.

Il più delle volte, ciò comportava la formazione di una fittissima rete di arginelli dall’andamento non sempre rettilineo, determinando la suddivisione dell’appezzamento in numerose “camere” a livelli.

In tale modo, si poteva eseguire il livellamento del terreno con operazioni non eccessivamente onerose.

Negli ultimi tempi, si è provveduto alla sistemazione del terreno in base a concetti più moderni e sono pressoché scomparse le sistemazioni con disposizione ad anfiteatro o mammellonare, a scacchiera e a gradinata.

Tratto dal sito: risoItaliano.eu – Il portale del riso dove è possibile consultare tutte le altre fasi della coltivazione del riso.

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